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CAPITOLO 4

Aggiornamento: 30 apr 2021

DATA, 22/08/2264


Subire un attacco di qualche nemico, essere sballottata di qua e di là, senza sapere nulla, perché isolata dal resto del mondo, è un'esperienza sicuramente da provare una volta nella vita!


Chi avremo fatto arrabbiare questa volta?!

Dannazione che colpi!


Dell'attacco subito ieri pomeriggio non so nulla. Gli uomini della sicurezza, che sono venuti a portarmi le vivande, non mi hanno mai rivolto la parola. Il Tenente Achab ed Uhura devono aver terminato questa mattina il loro isolamento e dovrebbero aver ripreso servizio.


Oggi è il mio 23° compleanno e come regalo di compleanno ho ricevuto la nuova uniforme con i gradi aggiornati. Bel regalo davvero! Che umiliazione!


Domani, quando usciró da qui, chissà che cos'altro mi aspetterà... Ho fatto molte ipotesi sulla nuova mansione che andrò a ricoprire, ma non v'è n'è nessuna che mi piaccia davvero...


Illogico continuare a desiderare qualcosa che non potrò riavere, se non fra molto tempo e, che forse, non avrò più.


Torno nel mio stato meditativo, almeno la mia mente si isola da questa situazione e non pensa.


Buona giornata.


 

DATA, 25/08/2264


FINALMENTE LIBERAAAA!


Con il grado di tenente, ma libera e non c'è cosa più bella della libertà!


Mi hanno assegnato alla biblioteca, in compagnia di un ufficiale che si fa chiamare "Quattrocchi" per il fatto che porta degli occhialini sul naso (non servono a nulla, ma è un vezzo a cui lui è affezionato, perché gli ricorda i suoi avi, bibliotecari e studiosi come lui, che utilizzavano tale strumento) per leggere i libri digitalizzati dell'immensa e vasta biblioteca di bordo.


Quattrocchi ama davvero il suo lavoro, ma è un lavoro isolato, lontano dalle decisioni "importanti" e raramente qui qualcuno viene a farti visita, perché è sufficiente un comando vocale, da un qualunque computer di bordo per avere accesso alla biblioteca, eppure vi è bisogno di Quattrocchi: bibliotecario e storico di bordo, colui che cataloga, mette in ordine ed aggiorna i volumi nella biblioteca e tiene informate le biblioteche sutte le basi, le navi, le colonie ecc. della Federazione.


Quattrocchi fa un lavoro interessante ed affascinante, ma ciò che fa pare lo sappia solo lui, chissà se il capitano sa che nella sua nave vi è Quattrocchi...


Avere un incarico qui è un modo elegante per dirti che non conti nulla, potrebbero darti anche il grado di commodoro, ma se poi lavori nella biblioteca... hai già capito quale sia il tuo peso: nulla. Qui sei sconosciuto e guardando Quattrocchi, direi pure dimenticato.


A lui andrà anche bene, a me si stringe lo stomaco...


Dunque per quanto riguarda il mio nuovo incarico, posso dire che mi sta iniziando a piacere. Qui ho a disposizione una galassia di sapere (proprio in senso letterale) e non essendoci un controllo pressante da parte degli ufficiali superiori, posso leggere ed approfondire tutto ciò che mi aggrada.


Inoltre, Quattrocchi mi dà libero accesso alla biblioteca, non ho bisogno di stare a rigidi orari ed anche come osservazione della disciplina tra superiore e sottoposto è molto blando.


Operiamo come fossimo in un luogo indipendente dalla nave, ma per un motivo molto semplice: non abbiamo alcun peso specifico! Ci siamo, ma è come non ci fossimo. E sinceramente dopo tutto ciò che è accaduto nei giorni scorsi, è un vero sollievo.


Non avrei mai pensato di ammetterlo, ma questo ruolo invisibile mi piace, perché mi dà molta più libertà. Inoltre, senza la pressione del fratello primo ufficiale sto finalmente facendo amicizia con alcuni membri dell'equipaggio. Ho trovato alcuni vecchi spartiti, di vecchie canzoni del XIX e del XX secolo, penso che mi divertirò a suonare sul pianoforte posto nella sala ricreativa. Sulla nave dei ballerini li abbiamo già ed io ora ho trovato anche la musica.


Goditi la gloria Spock, che io mi godo la vita! Sono fiera della mia metà umana, mi spiace che tu non riesca ad apprezzarla come l'apprezzo io, ti perdi molto, alti moltissimo!


Ieri sera ho suonato alcuni dei brani, sugli spartiti che avevo trovato in biblioteca e... WOW! Sono piaciuti tantissimo!


McCoy si è lanciato sulla pista alla terza ripresa di una mazurka con la Chapel!


Mentre Kirk si è esibito in tango con Uhura, è stato un po' improvvisato e si sono pestati anche i piedi, ma alla fine erano piegati in due dal ridere.


Spock che si limitava ad osservare impassibile con qualche alzata di sopracciglio, venne stuzzicato senza pietà da Bones, il quale è riuscito ad infastidirlo talmente tanto da farlo ritirare nel proprio alloggio.


Durante la serata dei guardiamarina mi hanno sottoposto alcuni loro spartiti e quattro di loro si sono esibiti in un tip-tap indiavolato. Poi, uno di loro mi ha dato il cambio al piano e mi hanno insegnato alcuni loro passi, poi ho coinvolto anche il timido e riservato Quattrocchi che ha rilevato delle eccellenti doti di ballerino.


Checov ha voluto far vedere quanto fosse bravo con la danza dei cosacchi, mentre i presenti battevano le mani per tenere il ritmo.


Poi, Uhura ha cantato facendosi accompagnare da me, con lira vulcaniana. Che voce!


Era da tempo che non mi divertivo così tanto, Bones a fine serata mi si è avvicinato e mi ha chiesto che fine avesse fatto il mio controllo delle emozioni, gli ho risposto che la vera forza di un mezzo sangue, non è quella di dimenticare una delle due metà, ma fare in modo che stiano in equilibrio e che ad entrambe sia data la possibilità di emergere, ciò permette di vivere in modo molto meno conflittuale verso se stessi.


Mi ha dato ragione, avrebbe sicuramente voluto dirmi o chiedermi qualcosa su Spock, ma l'ho anticipato dicendogli che Spock è adulto e che se ha deciso di essere solo vulcaniano è una sua scelta e che non sta a noi giudicarla. Bones ha fatto cenno affermativo e ci siamo augurati la buona notte.


Spock quando mi ha sentito attraversare il corridoio, verso il mio alloggio, è uscito dal suo fermandomi e chiedendomi se mi fossi divertita, gli ho detto di sì, mi ha osservata negli occhi e poi senza aggiungere altro è tornato nel suo alloggio ed io sono andata nel mio.


Chissà se le emozioni che ha letto nel mio sguardo lo hanno turbato... viviamo sotto lo stesso tetto da quando io avevo 5 e lui 8 anni eppure ho la sensazione che lui mi veda come fossi un'aliena... Boh, sarà che per me è lui l'alieno che non accetta se stesso?



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